VENERDI’ 9 OTTOBRE 2020 

Teatro di Pergine (TN) ore 21,00 

Torniamo in scena con:

“DOVE VA LA VITA” di Michèle Guigon 

con:

Mariella Speranza  –  Regia di Saverio Soldani 

La storia di una donna di fronte alla sfida della vita.

GIA’ RAPPRESENTATO A:

GENOVA: Teatro Duse

BOLZANO- Teatro Cristallo In Collaborazione con LILT

GENOVA- Teatro Verdi- con IPASVI – Ass. Naz. Infermieri –

PISA – Teatro Lux- Ass. SENOLOGICA INTERNAZ-

CASTELFRANCO VENETO (Tv)– Teatro Accademico – con LILT –

PIETRA LIGURE (Sv) Teatro Comunale- RASSEGNA DONNE-

SAVONA  – Teatro Sacco- Mese della Prevenzione-

ARENZANO (SV)- Teatro Il Sipario Strappato

MEANO (TN)- Teatro di Meano –26 OTTOBRE 2017

ALESSANDRIA- FEBBRAIO 2020

 

 

VIDEO PROMO DELLO SPETTACOLO

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BYE BYE GILLO – di Taha Adnan–    

Regia: Elena Siri

con Simone Giacinti

Monologo con inserti video della durata di un’ora senza intervallo.

IN SCENA A:

ROMA Teatro TBM 8/9 Ottobre 2019 0re 21,00

Ladispoli- Auditorium Freccia 9/10 Dicembre 2016

Imperia Cinema Centrale 16/11/2016

Debutto: Genova -Teatro della Corte di Genova 15/11/2016

“Bye Bye Gillo” è il racconto di un clandestino immigrato dal Marocco in Belgio in cerca di futuro. La sua esistenza di fantasma senza documenti si alterna tra momenti drammatici e momenti comici in situazioni paradossali, in un difficile dialogo tra Europa e Magrheb. Il giovane Al- Jilali in Belgio si fa chiamare Gillo e vive di espedienti, tra piccoli furti, grandi gesti di solidarietà, arresti per sospetto terrorismo, ingenue speranze di futuro e malinconici ricordi d’infanzia. Lo spettacolo da luogo ad una toccante narrazione che arriva sulla pelle dello spettatore per coinvolgerlo in un incontro/scontro tra islam e cristianesimo, tra noi e loro, tra accoglienza e sicurezza, tra paura e integrazione nel difficile ma possibile dialogo tra due mondi che inesorabilmente si trovano oggi “faccia a faccia”.

L’occasione rara di conoscere un testo di un autore arabo contemporaneo. Nella cultura islamica dove il teatro è vietato, scrivere per la scena diventa un atto di coraggio per affrontare l’integrazione e il dialogo.